Chiesa Baceno – Il Presbiterio
Appena si entra nello spazio del presbiterio lo sguardo va immediatamente sulla destra dove, dietro ad un grande crocifisso del tardo 1500, sulla parete spiccano le figure di Adamo ed Eva, opera del 1542 di Antonio Zanetti detto il Bugnate.
Sulla volta a botte sopra la crocifissione, è rappresentato il primo dei “Sette Segni” dell’Apocalisse di S. Giovanni, ovvero la distruzione della “Bestia”, il Drago dalle sette teste , persecutore della Chiesa.
Sibille
La vela meridionale della crociera è dominata dalla “Maiestas Domini” imponente figura di
Cristo Pantocratore sedente e benedicente. Sulla vela contrapposta è raffigurata l’Assunzione della Madonna al cielo. Sulle vele laterali sono rappresentati i quattro Dottori della Chiesa: S.
Gregorio Magno e S. Girolamo, S. Agostino e S. Ambrogio. Ai pennacchi, i simboli degli Evangelisti: l’Aquila (Giovanni), il Leone (Marco), il Vitello (Luca) e l’Uomo-Angelo (Matteo).
Tutti gli affreschi della crociera del presbiterio sono opera dei fratelli Cagnola, appartenenti a qual gruppo di pittori ritenuti minori, che tanto contribuirono a far grande il Quattrocento e Cinquecento Lombardo.
della parete di fondo per la costruzione del coro. Il paliotto è un’opera pregevole in
scagliola nera lavorata ad intarsio, con motivi floreali ed uccelli a colori vivaci e al centro la figura di S. Gaudenzio. Il grado ed il ciborio in legno indorato, le due statue di S. Gaudenzio e S. Agabio in
parte indorate e argentate. Sul tutto sovrasta il baldacchino a forma di corona sorretto da quattro colonne tortili in legno indorato, intagliato nel 1747 da “Giacomo Jacchetti de Macuniacha ” (Macugnaga).
Sulla parete di fondo un pregevole polittico , opera d’intaglio di scuola tedesca, del 1526. Sui ripiani esterni S. Rocco e S. Antonio Abate; all’interno da sinistra, S. Giacomo Maggiore, S. Elisabetta d’Ungheria, la Madonna col Bambino, S. Maria Maddalena e S. Gaudenzio.
Nella predella del ripiano inferiore, l’Ultima Cena, purtroppo mutilata per furto.
LA CROCIFISSIONE.
affreschi, in particolare alla crocifissione, dove sono state eliminare tutte quelle sovrapposizioni di colore e modifiche fatte nel 1834 che falsavano pesantemente l’opera originale. Immediatamente si nota come l’autore abbia seguito fedelmente la descrizione dei vangeli. Al centro il Cristo agonizzante tra i due ladroni; alla base della croce le tre Marie (la Madonna, sua sorella Maria di Cleofa e Maria Maddalena) e S. Giovanni, leggermente appartato Giuseppe d’Arimatea; sulla sinistra gli Scribi e Farisei ed il Longino con la lancia; sulla destra, seduti, i soldati che si giocano
a dadi le vesti del Cristo.
Vuole la tradizione popolare che i due cavalieri qui effigiati siano Baldassarre e Gaspare de Baceno, ultimi discendenti dei valvassori di Antigorio e Formazza alla cui munificenza si deve la bellezza della chiesa. Il cartiglio sul lato destro, rivela paternità e data dell’affresco: “Antonius Novariensis pictor abitator Burgimanerij fecit 1542”.