Oratorio San Carlo – Alpiano

S. Carlo Borromeo fu elevato agli onori degli altari il 1° novembre 1610 da papa Paolo V. La devozione a lui in valle Antigorio nacque attraverso l’insegnamento del vescovo Carlo
Bascapè che era stato discepolo del Santo e che intraprese la riforma della diocesi novarese prendendo sempre come riferimento quanto già era stato fatto o iniziato nella grande diocesi di Milano. S. Carlo era anche personalmente intervenuto in valle Antigorio per sancire la sentenza di separazione della parrocchia di Mozzio da Crodo nel 1578. Nella prima metà del secolo XVII sorsero in Ossola parecchi oratori dedicati al santo presule milanese. Anche quello di Tiglione o dei Piani inferiori di Crodo od anche Di là dell’acqua, perché sulla sponda sinistra del Toce, deve essere sorto fra il 1627 ed il 1640. E’ infatti ricordato negli Atti di visita pastorale dal 1641 in avanti. Si presume che abbia avuto fino dall’inizio la forma e le dimensioni attuali. Consiste in un’aula rettangolare coperta con volte a crociera. Ha anche una piccola sacrestia sul lato destro ed un minuscolo campanile sulla facciata. Questa ha forma semplice ed elegante. L’unica porta è difesa da un protiro pensile ed ha ai lati le due solite finestre devozionali quadrate. L’altare in stucco ha pure disegno elegante dovuto al maestro Rocco Perini che, come appare da un contratto del 16 maggio 1783, lo eseguì sullo schema di quello di S. Anna della parrocchiale (1).

Questo altare in stucco incornicia un quadro che rappresenta la Madonna con il Bambino fra i santi Carlo e Pietro. Se, come pare, questo quadro proviene dall’altare di S. Bartolomeo della parrocchiale, soppresso assieme alla cappella omonima, bisogna supporre che il S. Bartolomeo che vi era rappresentato sia stato convenientemente trasformato fino a rappresentare S. Pietro. Questo per riproporre la stessa iconografia che si ritrova sull’affresco, ora coperto dal quadro, sul muro dell’oratorio. Di fianco a questo altare due eleganti medaglioncini propongono alcuni miracoli del Santo.
Questo oratorio è stato restaurato recentemente.
Note
1) Documento in Archivio parrocchiale di Crodo.

TRATTO DA: Fede ed Arte a Crodo (T. Bertamini) estratto da Oscellana 1976-1977